Informazioni sul volontariato
Iscrizioni
Chi sono "quelli della Protezione Civile" ?
Quanto vengono pagati i volontari ?
Perchè non arrivano ?
Sono domande che spesso ci fanno... domande semplici che richiedono però una risposta articolata.
Facciamo un po' di chiarezza!
Chi sono "quelli della Protezione Civile"?
La Protezione Civile è una grande famiglia che comprende funzioni che vanno dallo Stato, passando dalla Regione, fino al singolo cittadino. Ognuno di noi può adottare comportamenti che possono fare la differenza, nella vita di tutti i giorni, per uscire da situazioni critiche: allontanarci da un allagamento, scappare da un incendio boschivo o semplicemente prestare un primo soccorso anche ad un famigliare/amico.
I volontari sono sicuramente la parte più numerosa di questa frazione, essa è composta dalle seguenti strutture operative:
- Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
- le Forze Armate
- le Forze di Polizia
- gli Enti ed Istituti di Ricerca di rilievo nazionale con finalità di protezione civile
- l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche
- la struttura del Servizio Sanitario Nazionale
- il volontariato organizzato ed iscritto nell'elenco Nazionale delle Associazioni di Volontariato (come la nostra)
- la Croce Rossa Italiana
- il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico
- il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente
- le strutture preposte alla gestione dei servizi meteorologici
- inoltre vi fanno parte ogni ordine e collegio professionale (con i rispettivi Consigli nazionali), enti, istituti, agenzie nazionali, aziende, società e altre organizzazioni pubbliche o private che svolgono funzioni di protezione civile
Quanto vengono pagati i Volontari?
Ovviamente con il termine "volontari" si intende lo svolgimento di un'attività che non fa percepire alcun compenso!
Pertanto... perchè lo facciamo? ...ma perchè no? abbiamo la possibilità di aiutare persone in difficoltà con mezzi ed attrezzature speciali e i corsi che vengono svolti ai volontari ci permettono di avvicinarci quanto più possibile a figure professionali come ad esempio i Vigili del Fuoco.
Non siamo pagati per il nostro impegno o per il nostro lavoro, pertanto lo Stato ci supporta tramite permessi ai dipendenti (e relativo rimborso al datore di lavoro) e rimborsi agli autonomi impegnati nelle attività di Protezione civile che vanno in emergenza a prestare soccorso.
Per l’occasione, gli articoli 39 e 40 del decreto legislativo n. 1 del 2018, ricordano che i lavoratori appartenenti ad organizzazioni di volontariato di protezione civile (inserite nell'elenco nazionale) in qualità di volontari possono chiedere al proprio datore di lavoro (pubblico e privato) di assentarsi dal lavoro per l’espletamento delle attività di soccorso e di assistenza in occasione di calamità naturali o catastrofi.
I lavoratori hanno dritto di assentarsi dal posto di lavoro, usufruendo di permessi retribuiti secondo le modalità:
- Soccorso e assistenza in vista o in occasione di emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo
- Soccorso e assistenza in situazioni di emergenza di rilievo nazionale
La partecipazione all'attività di volontariato viene confermata al datore di lavoro tramite idonea documentazione fornita dal Coordinamento Provinciale o dalla Regione, per attività di una certa importanza.
Come funziona il rimborso
L'art. 39 prevede che i volontari appartenenti ad ODV regolarmente iscritte negli Elenchi, impiegati in attività di Protezione civile abbiano diritto al mantenimento del posto di lavoro e del trattamento economico previdenziale. I datori di lavoro hanno diritto al rimborso degli emolumenti versati al lavoratore legittimamente impegnato come volontario per il quale è stata presentata al Dipartimento della Protezione Civile, la richiesta di attivazione del volontariato e l’autorizzazione all'applicazione dei benefici di legge per le esercitazioni di questa categoria.
L'art. 40 fa invece riferimento ai lavoratori autonomi appartenenti alle organizzazioni di volontariato e legittimamente impiegati in attività di protezione civile è corrisposto il rimborso per il mancato guadagno giornaliero calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi (modello “UNICO”).
Perché non arrivano?
Quando succede una calamità, anche i volontari hanno una casa e una famiglia - a cui ovviamente danno precedenza - e potrebbero non essere disponibili per portare soccorso agli altri.
Grandi eventi (terremoti, alluvioni, incendi boschivi) possono causare l'interruzione delle vie di trasporto terrestri e rallentare notevolmente l'arrivo dei soccorsi poiché si devono "fare strada" per arrivare.
Potrebbero anche essere già impegnate operando in punti con criticità maggiore o più grave della vostra! Se avete fatto la segnalazione una squadra verrà certamente a controllare la situazione, l'emergenza non si chiude se tutti gli interventi non vengono completati.
Nei piccoli eventi come allagamenti o cadute di piante dovuti a forti temporali, può accadere che le squadre siano pronte (magari già nella propria sede) ma non siano state attivate per partire.
La loro attivazione può essere richiesta direttamente al Presidente dell'Associazione solo dal Sindaco (essendo la prima autorità di Protezione Civile del Comune), dal Prefetto, o dai R.O.S. (Responsabile Operazioni di Soccorso) del proprio Coordinamento Provinciale.
Questo potrebbe comportare l'attivazione anche di altri volontari impegnati nella SegrEm (segreteria di emergenza) e nella sala radio nella sede del Coordinamento Provinciale a supporto logistico delle squadre che operano, che ha anche la funzione di valutare gravità, priorità e urgenze. Anche la cucina potrebbe essere attivata se si prevedono tempi lunghi di lavoro... anche i volontari devono mangiare e bere per lavorare!
L'attivazione del volontariato, anche per piccole e locali emergenze, avviene nel "gestionale" del Coordinamento Provinciale che è collegato direttamente al Centro Operativo Regionale (C.O.R. a Bologna). In Regione pertanto vedono in tempo reale l'elenco dei volontari e delle Associazioni di appartenenza che sono attivati per un dato evento.
Spesso sono i Vigili del fuoco, che non riescono a sopperire alle tante richieste di aiuto da parte dei cittadini, che richiedono tramite il ROS il nostro intervento per dargli supporto nelle emergenze.
L'attivazione pertanto non è cosa banale.
Anche venendo contattati da un cittadino per la richiesta di un intervento, non potremmo attivarci in autonomia perché ci sono regole ben precise che ci impone il Dipartimento della Protezione Civile sulle nostre attività permesse e vietate.
Consigliamo pertanto di contattare sempre in primis i Vigili del Fuoco in caso di necessità al "115".
Siamo sempre a disposizione però per fornirvi informazioni !