Protezione Civile Salsomaggiore
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Gestione delle macerie:
necessità e opportunità per la ricostruzione
20/03/2023
La rimozione delle macerie rappresenta una delle più complesse attività durante un evento calamitoso. Attraverso gli studi di settore ripercorriamo l’evoluzione normativa sulla gestione e alcune proposte per l’uso innovativo del loro riciclo
Le macerie rappresentano una delle grandi problematiche nella gestione di un’emergenza. Durante una calamità che sia di tipo sismico o di tipo idrogeologico, vengono prodotte un’enorme quantità di macerie che fanno saltare la normale gestione dei rifiuti solidi urbani. Da una ricerca del 2018 (Gabrielli, Magi Galluzzi, Amato, Balducci, Beolchini) pubblicata sulla rivista Ingegneria dell’Ambiente, si evince che la quantità di macerie successiva al sisma di L’Aquila è di circa 2-2,5 milioni di tonnellate, mentre per il terremoto dell’Emilia del 2012 sono state stimate 600mila tonnellate di materiali inerti. Nel confronto tra le alluvioni di Senigallia e di Genova del 2014 sono stati censiti rispettivamente 11 e 15 mila tonnellate di rifiuti. Il più recente sisma Centro Italia del 2016 ha prodotto 2 milioni e 650mila tonnellate di detriti. Dati impressionanti che prevederebbero azioni immediate e normativamente accurate, ma che invece in Italia non sono state ancora definite in termini legislativi. Altri Paesi hanno prodotto delle linee guida, tra cui i tre più importanti sono quelle della FEMA (Federal Emergency Management Agency), delle Nazioni Unite e del Ministero dell’Ambiente Giapponese, tutte con la particolarità di essere create in maniera specifica per determinate aree territoriali. ... [continua]
Musumeci: la riforma del Codice di
protezione civile e il ruolo dello Stato
05/03/2023
La revisione del Codice di Protezione Civile, una nuova norma sulla ricostruzione e nell'immediato gli interventi contro la siccità, sono gli obiettivi del ministro Musumeci
L’obiettivo generale è fare della Protezione civile uno strumento di prevenzione oltre che di emergenza. Sino a ora la protezione civile nella sua articolazione è stata immaginata come lo strumento essenziale per intervenire sul territorio quando il danno è già compiuto. L’Italia d’altra parte non è una nazione propensa alla cultura della prevenzione; non so se si tratti di un fatto antropologico o di una scelta politica. Per centrare l’obiettivo bisogna allargare la sfera di competenze della Protezione civile partendo da una revisione del Codice di protezione civile, che come è noto è stato adottato agli inizi del 2018. Il Codice necessita di una revisione, inserendo la concreta possibilità di integrare nuovi compiti che dovranno essere condivisi con altri Dicasteri. Stiamo lavorando con il Dipartimento di Protezione civile, ci incontriamo spesso con il Capo dipartimento, Fabrizio Curcio, per verificare assieme sin dove possiamo spingerci. ... [continua]
Primo tavolo siccità: sì a cabina di
regia e commissario straordinario
01/03/2023
Durante la riunione per fronteggiare la crisi idrica si è stabilito anche di lavorare ad una norma che semplifichi le attività per fronteggiare la siccità e di avviare una campagna di sensibilizzazione all’uso responsabile dell’acqua
Definizione di un piano idrico straordinario nazionale, lavorare ad una legge urgente per semplificare i lavori utili a fronteggiare la siccità e nomina di un Commissario straordinario. Sono queste le decisioni prese dal primo tavolo sulla crisi idrica che si è svolto a Palazzo Chigi terminato questa mattina, mercoledì 1 marzo. Per affrontare la siccità il tavolo ha stabilito di istituire a Palazzo Chigi una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d'intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie. ... [continua]